Memex Passi di scienzaTorino: elettri

Memex Passi di scienza - Torino: elettrica - Ogni città ha il suo simbolo. Il simbolo di Torino è la Mole Antonelliana. L'audace creazione architettonica che solo Alessandro Antonelli poteva immaginare, si erge nel cielo per 167 metri. Sulla sua cima, una gigantesca statua di un genio alato. Un parafulmine, a protezione della città. E i fulmini colpiscono la Mole. Innumerevoli. L'11 agosto 1904, una potente scarica fa precipitare l'angelo alato dalla guglia. Tre tonnellate di peso che rimangono miracolosamente in equilibrio sul terrazzino sottostante. Il nostro viaggio nella Torino elettrica inizia da qui. Torino è il filamento incandescente che si accende con la lampadina di Alessandro Cruto, la bobina di rame che si avvolge nel motore elettrico di Galileo Ferraris, un cavo che corre sui tralicci dell'alta tensione e ci porta direttamente all'interno di una turbina nella centrale elettrica di Moncalieri. Nel nostro viaggio alla scoperta della Torino elettrica, incontreremo il direttore del Museo Nazionale del Cinema, Alberto Barbera, il cancelliere dell'Accademia delle Scienze, Chiara Mancinelli, Mario Broglino dell'Ecomuseo Sogno di Luce e il direttore del MAcA, Paolo Legato. Ma avremo anche il tempo di salire a bordo di un tram storico con Roberto Cambursano e vedere da vicino il funzionamento di una centrale elettrica con Anita Barbierato e Alessandro Donna. E come sempre, dal Politecnico di Torino, il nostro anatomopatologo di oggetti quotidia