Il Ducato di Milano

Nella storia d'Italia, Milano ha avuto un ruolo fondamentale. Sebbene di origine gallica, i primi insediamenti risalgono al 400 a.C., quando la città divenne un punto di riferimento per tutto il nord della penisola grazie al dominio romano. Nel 292 divenne sede imperiale e nel 313 Costantino e Licinio scelsero proprio Milano per promulgare l'editto di Milano, che garantiva la libertà di culto nell'impero e ordinava la restituzione dei beni confiscati ai cristiani. Durante la crisi dell'impero romano d'occidente, Milano attraversò un periodo di difficoltà. I Longobardi, che conquistarono la città nel 569, scelsero Pavia come nuova capitale del regno Longobardo. Tuttavia, fu solo con Carlo Magno che Milano riacquistò la sua centralità, diventando un crocevia commerciale tra le città del nord Italia e le valli Svizzere. Tra l'XI e il XII secolo, la città iniziò a governarsi autonomamente e si istituì il Comune. Nonostante gli sforzi dell'imperatore Federico Barbarossa per riconquistarla, fu rovinosamente sconfitto nella battaglia di Legnano del 1176. La famiglia Della Torre divenne sempre più dominante, ma fu poi sostituita dai Visconti, che, grazie alle conquiste di Genova e Bologna, conferirono alla signoria milanese una dimensione extraterritoriale. Ottennero la carica di vicario imperiale dall'imperatore, ma ciò non li salvò da una sollevazione aristocratica e mercantile che