Fortapàsc

Nel 1985 Giancarlo Siani viene assassinato con dieci colpi di pistola. Aveva 26 anni ed era un giovane giornalista, anche se preferiva definirsi praticante abusivo. Lavorava per il Mattino, prima a Torre Annunziata e poi a Napoli. Era una persona allegra che amava la vita e il suo lavoro, cercando sempre di farlo al meglio. Aveva il vizio di informarsi, verificare le notizie e indagare sui fatti. È stato l'unico giornalista ucciso dalla camorra. In questa narrazione, seguiamo gli ultimi quattro mesi della sua vita. La sua ultima estate, quando ogni giorno scendeva dall'elegante quartiere del Vomero all'inferno di Torre Annunziata, dominata dal boss Valentino Gionta. In quel periodo, tutto ruotava intorno agli interessi legati alla ricostruzione post-terremoto, e Giancarlo osservava e comprendeva. Lo vediamo muoversi tra camorristi e politici corrotti...